Brutte esperienze per procura

Concorderete con me che le brutte esperienze sono inevitabili; e, anche se vissute "per procura" (ovvero vissute da un amico che te le racconta), sono istruttive.

Cito quindi, dal messaggio che mi ha inviato lei stessa, cosa è successo ad una mia ex-collega, che aveva recentissimamente (settimana scorsa) accettato una posizione presso un'azienda nella provincia di Brescia.
Non sono andata in un posto di lavoro nuovo ma in un campo di concentramento.

Come si suol dire "dalla padella nella brace"...

Sono finita in un posto brutto dove non potevo parlare per chiedere informazioni o chiarimenti, dove non è possibile andare in bagno, dove al posto dei PC hanno delle carcasse vecchie e mal funzionanti con un sistema operativo del 1800 che non funziona nemmeno se lo paghi... per non parlare della calcolatrice del 1900...

Chiusa in un ufficio con delle scrivanie vecchie con una cassettiera arrugginita che sta su per miracolo e una seggiola tutta rotta....

La persona che si occupava della mia formazione è proprio da evitare: si sente superiore a tutti, provoca solamente e se non capisci o chiedi chiarimenti si arrabbia...

Dimenticavo: dovevo tenere tutto in mente senza appunti; infatti quando ho chiesto un blocco per scrivere con una penna si è alzato sbattendo la seggiola, domandando per cosa mi servisse un blocco.

Vabbè, ma non importa... sarà migliore la prossima, meglio perderlo che trovarlo un posto così...

Ogni commento risulta superfluo. Si spera sempre che realtà del genere esistano solo nei film, ed invece la realtà continua spavalda a superare la fantasia. Nel bene e nel male, purtroppo.

Per fortuna chi mi scrive ha spirito da vendere e conclude con una nota positiva. Per non essere da meno, etichetto il post come "Management", perché servono anche i controesempi.

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