È morto il mio papà


Non c'è alcun modo per annunciarlo "gentilmente", e purtroppo non è uno scherzo.

Il 16 febbraio 2008, poco prima delle 16, è morto mio padre, Angelo Cicognini Pavoni, notaio emerito di Orzinuovi, professionista stimato e ricordato con affetto da tutti i suoi clienti e dipendenti, membro attivo della comunità civile e religiosa, fine conoscitore e collezionista di arte e di antiquariato, estimatore della cultura locale e del nostro dialetto bresciano, ma soprattutto il mio papà.

Ciao papà, non avevo mai capito quanto bene mi volessi, finché non sono diventato padre a mia volta, ma per fortuna ho imparato prima che tu morissi a riconoscere quel luccichio che avevi negli occhi ogni volta che ti venivo a trovare. Pur nella tua sofferenza, il tuo cuore si spalancava quando mi vedevi, ed ancor più quando (purtroppo negli ultimi tempi sempre più raramente) portavamo Davide a trovarti. Ti frenava solo quell'educazione a non essere di disturbo, che in te era così forte da diventare una seconda natura.

Hai vissuto a lungo, contro ogni probabilità: hai attraversato tutta una guerra mondiale, combattendo, come ti è stato concesso, per il dovere, l'onore e la libertà, e sfiorando la morte in almeno tre casi; hai sopportato la perdita di un fratello che era il tuo maggiore, il tuo modello, la metà del tuo cuore, che si è sacrificato per i suoi soldati, ed ha avuto in cambio una fredda medaglia d'oro; ti sei caricato di ricostruire le sorti di una famiglia provata dalle difficoltà economiche e dai lutti, ed hai fatto l'agricoltore mentre studiavi da avvocato e poi da notaio; ti sei sposato, contro il volere dei tuoi e dei suoi, per poi vederla morire di leucemia dopo pochi anni; ed incredibilmente, ad un'età dove quasi tutti contemplano ormai soltanto l'avvicinarsi della pensione, ti sei risposato, hai fatto due figli, hai continuato a lavorare per dar loro la possibilità di fare la propria strada senza preoccupazioni, sei andato in pensione (alla verde età di 75 anni), hai continuato l'impegno civile e familiare, sei diventato nonno ed orgogliosissimo dei suoi nipotini, ed hai ceduto alla fine soltanto al peso degli anni. Tutto questo senza smettere un minuto di essere onesto, amorevole, fedele, sensibile, rigoroso, gentile, saggio e disponibile.

Ti saresti meritato ben altro, ma io posso dirti solo questo: ciao papà, grazie di essere stato il mio papà.

Commenti

Anonimo ha detto…
Mi sono accorto solo ora di questa notizia, girando per il tuo blog.
Che belle parole piene di vita e di amore che hai scritto per ricordare tuo padre, così belle e così vive da oscurare il dolore stesso che esprimono.
Un abbraccio molto forte,
Enrico
Mauro ha detto…
Grazie, Enrico, sei troppo gentile. Ho scritto più che altro per me stesso, perché Internet mi aiuti a conservare la memoria del mio papà. Ma mi fa piacere che qualcuno che non lo conosceva lo incontri così, e sono sicuro che avrebbe fatto piacere anche a lui.
Anonimo ha detto…
Rileggendo queste righe ho ripercorso il tuo dolore...forte...solitario..malinconico...come di colui che ha perso non solo la figura di un padre...ma del pilastro della propria esistenza...
Ma nulla credimi, cancellerà non solo il ricordo di chi più abbiamo amato...ma di noi stessi raggio riflesso del loro immenso amore.
Guardandoti ogni giorno ti accorgerai di quanto lui ti abbia lasciato in eredità. La sua forza, la sua onestà, la sua testardaggine..e encora di più tutto il suo amore...che piano piano regalerai a tuo figlio e che custodirai con tanta attenzione.
perchè tuo padre è una parte di te...non sò bene quale forse la più dolce ma di certo la più pura!

Un abbraccio forte,
Anna
Mauro ha detto…
Grazie, Anna. Quando un genitore non c'è più... beh, continua a vivere dentro di te, ed inevitabilmente un pochino percola attraverso di te nei tuoi figli. E credo che questa sia la più bella notizia che ciascuno può avere.
Unknown ha detto…
ciao Mauro,
buffa la vita... cercavo l'indirizzo della tua famiglia, per rispondere al vostro telegramma di condoglianze per la morte della mamma e mi sono imbattuta in un articolo di giornale che annunciava la morte del tuo papà, ormai quasi 6 anni fa.
Che bella la foto! una bellissima espressione del Sig. Angelo che ricordo benissimo. Era un uomo gioviale e simpatico, molto comunicativo... se ne sono andati a due mesi di distanza lui e il mio papà. Li ricordo,certe calde sere di estate, a chiacchierare in terrazza. Così diversi, per carattere, cultura ...ma simili nella visione ironica della vita per cui spesso nascevano piccole e divertenti discussioni....
Poi ho letto le parole con cui hai tracciato un suo ricordo, l'ho fatto anch'io, subito dopo la morte di papà, per me stessa, e le custodisco, gelosamente (anche per rispettare la sua natura riservata). Come dici tu per conservarne meglio la memoria...
Ora è mancata anche la mamma, ancora non mi sembra vero ed è un altro pezzo di cuore che se ne va...
Vedo che non scrivi più sul blog ma magari potresti un giorno, per caso come è successo a me, trovare queste righe che parlano di tuo padre. Tra l'altro da lui ho avuto, come dono di nozze, un bellissimo carboncino raffigurante una donna con un neonato tra le braccia; l'ho fatto incorniciare e l' ho sempre tenuto appeso in camera, l'ho sempre amato molto quel quadro ...
Antonella (Chiavari)
Mauro ha detto…
Ciao Antonella, hai ragione, è più di un anno che non aggiorno più il mio blog, a favore magari di Facebook, ma a volte è una fortuna che Internet abbia la memoria lunga e ci conservi cose scritte anche qualche tempo fa.
Quando ci ripenso ancora mi viene da piangere... dopo un po' ci fai l'abitudine e impari a non guardare da quella parte, ma ogni tanto un'occhiatina ti scappa, ed il dolore ritorna vivido come la prima volta. Per fortuna porta con sé anche tutti i ricordi preziosi che un genitore ti lascia.
Anch'io ricordo bene il tuo papà, è come se me lo vedessi di nuovo di fronte quando così, con il suo fare schivo ma diretto, ci suonava alla porta per regalarci una bottiglia del suo vino o del suo olio, e non c'era mai verso di riuscire a ricambiare per quanto provassimo - era sempre lui in vantaggio di uno! Era veramente una brava persona, di quelle che se ne incontrano poche. E la tua mamma, anche nei momenti della sua malattia, aveva sempre per i miei bimbi una carezza ed una caramella. Abbiamo sofferto vedendola via via scendere i gradini di una scala che purtroppo non si può risalire, e siamo sicuri che ora ci guarda da un posto migliore, finalmente libera dalle sofferenze con cui ha chiuso una vita lunga, faticosa ma anche piena di soddisfazioni come la gioia di veder crescere una bella "squadra" di nipoti.
Ti ringrazio per le belle parole che hai per il mio papà, tanto più gradite perché inattese (ma, grazie alle meraviglie della tecnica, mi sono arrivate immediatamente :-) e mi fa molto piacere che le mie parole ti abbiano aiutato a ricordarlo. Lui era così: regalava quasi sempre cose sue, non comprate per l'occasione, perché così facendo ti regalava una parte di sé, una cosa bella che gli era piaciuta e sperava che piacesse anche a te.
Anche noi conserviamo con affetto il ricordo dei tuoi genitori, e ci mancheranno quanto e più di persone di famiglia.
Grazie del tuo messaggio.

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