A chi stanno simpatiche le banche?

In questi giorni l'ennesima maxifusione bancaria ha destato qualche commento anche a Brescia, dove quel che rimane della "vecchia" Bipop rischia di scomparire.

Tra parentesi, chi si ricorda che la "Banca Popolare di Brescia" è nata negli anni '80 dall'aggregazione della Banca Popolare di Palazzolo con altre realtà locali? Quella effettivamente aveva qualche decennio di storia...

Il punto cui vorrei arrivare però è un altro: chiedere a chi mi legge (qualcuno c'è lo so) di lasciarmi un commento, per capire a quanti le banche ispirano simpatia e fiducia.

Leggo dal Bresciaoggi che il presidente di Apindustria, Flavio Pasotti, ha dichiarato «Cinque anni fa avevamo tre banche. Oggi rischiamo di non averne nessuna. Ci sono le Bcc, ci sono gli sportelli
dei grandi gruppi, ma non la fascia media, gli istituti locali che in passato hanno saputo produrre la classe dirigente.»

E il mio commento è: e quindi? Una classe dirigente (e quale, poi? visto che Brescia non brilla mai a livello nazionale, salvo forse con le Mille Miglia) si forma necessariamente in una banca?

Commenti

Post popolari in questo blog

Adibuciù

È morto il mio papà