Wikipedia è fonte di costante meraviglia

...anche solo estetica: ogni tanto gironzolo per le homepage delle lingue scritte con alfabeti a me assolutamente ignoti, ma bellissimi. Di alcuni riesco a capire la provenienza, ma di altri proprio no.

Trovo ad esempio che siano bellissime queste:
Fantastiche, non sembra anche a voi?

Commenti

Anonimo ha detto…
Il Telegu è una lingua dravidica dell'India Meridionale. Wikipedia sostiene che ci sono più parlanti di Telegu che di italiano, per cui è meglio non pigliarli tanto per il culo :-)
21 dicembre 2007 alle ore 18:54
Mauro ha detto…
Lungi da me il voler schernire i telugofoni! Anzi, il punto è proprio che hanno un alfabeto fantastico :-)
26 dicembre 2007 alle ore 00:39
Posta un commento

Post popolari in questo blog

Adibuciù

Immagine
Sono finalmente riuscito a trovare il secondo titolo della serie di videogiochi didattici Adibuciù : "Esplora con Adibuciù in campagna". È un software francese, molto molto ben fatto, e si vede che è stato collaudato dai bambini. La casa produttrice (che ora è della Vivendi Universal) fa anche una serie per bimbi più grandi, che si chiama Adibù (avete capito il gioco di parole? Adibù... ciù). Per chi fosse interessato, c'è un sito dedicato , che però è in francese. IBS tratta invece i titoli tradotti (molto bene e molto completamente, devo dire) in italiano: questo è Adibuciù in campagna. Da molto avevamo il primo titolo (ambientato al mare), ed è sicuramente il gioco che Davide preferisce. Nonostante la sua giovane età (ha iniziato a giocarci l'estate scorsa, quindi non aveva ancora tre anni), ha subito capito il mouse ed il meccanismo "point & click", ma anche il "drag & drop". Non è banalissimo quando la tua mano è un po' più piccola...
Continua a leggere

È morto il mio papà

Immagine
Non c'è alcun modo per annunciarlo "gentilmente", e purtroppo non è uno scherzo. Il 16 febbraio 2008, poco prima delle 16, è morto mio padre, Angelo Cicognini Pavoni, notaio emerito di Orzinuovi, professionista stimato e ricordato con affetto da tutti i suoi clienti e dipendenti, membro attivo della comunità civile e religiosa, fine conoscitore e collezionista di arte e di antiquariato, estimatore della cultura locale e del nostro dialetto bresciano, ma soprattutto il mio papà. Ciao papà, non avevo mai capito quanto bene mi volessi, finché non sono diventato padre a mia volta, ma per fortuna ho imparato prima che tu morissi a riconoscere quel luccichio che avevi negli occhi ogni volta che ti venivo a trovare. Pur nella tua sofferenza, il tuo cuore si spalancava quando mi vedevi, ed ancor più quando (purtroppo negli ultimi tempi sempre più raramente) portavamo Davide a trovarti. Ti frenava solo quell'educazione a non essere di disturbo, che in te era così forte da dive...
Continua a leggere