Convegno CNIPA SPC

Ieri sono stato al convegno organizzato dal CNIPA sul loro progettone: il Sistema Pubblico di Connettività e Cooperazione (SPC per gli amici).
C'era veramente parecchia gente: più di 700 persone, a detta del presidente Zoffoli, che ha brillantemente guidato il convegno. Complimenti davvero, perché è stato bravo, e francamente non me l'aspettavo: purtroppo i nostri civil servants non hanno fama di essere particolarmente vivaci, né dotati delle qualità necessarie a "tenere la scena". Cosa che invece Zoffoli ha fatto con un piglio da consumato uomo di spettacolo. Chissà, forse ha dei trascorsi in TV :-)
C'erano veramente tutti: ed ha senz'altro contribuito l'annunciata e, soprattutto, effettiva, presenza di Beatrice Magnolfi, sottosegretaria (si può dire? per non sbagliare al convegno l'hanno sempre chiamata senatrice) per le riforme e le innovazioni nella PA (cito dal sito del CNIPA), e, soprattutto, del suo capo, il ministro Luigi Nicolais (intervenuto, a detta di Zoffoli, arrivando apposta da Napoli).
C'era poi gran copia di Amministratori Delegati e Direttori di vari livelli di tutte le aziende coinvolte nelle forniture o nelle gare in corso legate al SPC: Fastweb, i nostri cugini di BT, Wind, Telecom Italia, EDS, IBM, Enterprise DA, Postecom, ecc. ecc..
A moderare una tavola rotonda, l'immancabile Decina: ed ascoltando lui (che l'ha progettato) ho finalmente capito fino in fondo la filosofia che sottende a questo grande progetto. Filosofia pienamente condivisibile, e che cerca di dare al "sistema Italia" uno strumento di valore agendo in uno dei punti che, nell'opinione comune, sono più degradati, ovvero la Pubblica Amministrazione. Ovviamente sarà solo il tempo a dire se davvero sarà un grande progetto, oppure se l'idea di costruire una "rete delle reti" aggiungendo sicurezza, QoS e SLA end-to-end si rivelerà velleitaria. Io spero fortemente possa funzionare (anche perché sono uno di quei due-tremila che stanno contribuendo a costruirla...).
Chiudo con due commenti sul cibo (ottimo e abbondante: mi sembra sponsorizzasse Cisco), ma soprattutto sulla locazione: l'ex-arcispedale di Santo Spirito, in Borgo Santo Spirito, a due passi dal Vaticano. Splendido esempio di un ospedale "razionale" come venivano concepiti nel XV secolo. Peccato che ovviamente, con il senno di poi, sia assolutamente inadatto dal punto di vista medico, però noi oggi sappiamo che non è il massimo mettere insieme tutti gli ammalati; oggi è evidente che metterli in cameroni alti venti metri, ovviamente non riscaldabili, non è opportuno; oggi sappiamo che sarebbe meglio prevedere servizi igienici, e così via.
Dal punto di vista di chi l'ha fondato, la salute veramente importante, quella dell'anima, era a posto: nel mezzo della struttura, facilmente visibile da tutti i letti, c'è uno splendido altare (del Palladio, ho letto).
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