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Visualizzazione dei post da marzo, 2008

Bell'articolo

Intanto lo posto: articolo Quando c'è di mezzo Schneier...

Ancora una volta

I laptop, li rubano. La gente mi guarda sempre con l'occhio pallato quando lo dico alle conferenze (e si capisce che pensa: "Ah ah, certo, ma non a me, io sono molto più figo di così"), ma succede in continuazione. Io continuo a non mollare il mio un minuto, salvo che sia in un posto chiuso a chiave o a vista di persone fidate, e temo sempre che nel passare dalla macchina a raggi X in aeroporto sparisca misteriosamente. E probabilmente anche questo signore avrebbe fatto bene ad essere ancora più paranoico di me. Gli è andata bene che è negli USA, fosse stato in Italia rischierebbe anche l'azione penale (i dati sanitari sono dati sensibili). P.S. Scusate l'anacoluto iniziale, ma è necessario ;-) Technorati Tags: Security

Gli hacker nel pacemaker

Concettualmente, non è nulla di particolarmente strano: un dispositivo elettronico, in grado di comunicare e ricevere comandi da remoto via radio, ma progettato senza particolare attenzione alla sicurezza tanto che è possibile ad un attaccante prenderne il controllo ed usarlo per i propri (magari malevoli) fini. L'unico problema è che il dispositivo è un pacemaker. Cosa mi spaventa di più, la possibilità che effettivamente un giorno uno sventurato venga fulminato dal suo pacemaker, oppure la miopia di chi ha progettato un dispositivo simile, ben sapendo fin dall'inizio l'uso cui sarebbe stato destinato? Link alla notizia