No, non è una metafora: ho realmente ucciso Minni, anche se inavvertitamente. È successo domenica, in montagna, in un'affollata area giochi per bimbi alla stazione di mezzo della cabinovia del Cermis (posto splendido, peraltro, che consiglio senza condizioni) (sì, è il posto della tristemente famosa strage ; nel frattempo la funivia è stata sostituita appunto con due cabinovie consecutive, che corrono molto più vicino al suolo... e non credo sia un caso). L'avevo anche vista, ma mentre correvo per prendere al volo mio figlio che si stava (come è suo costume) cercando di fare male, ho inciampato in qualcosa... e voltandomi, inorridito, l'ho vista, riversa sul terreno, mentre il suo sangue gocciolava dal naso e le sue zampette, per aria, si distendevano e si contraevano negli ultimi spasmi dell'agonia. Eravamo in montagna, ed avevo anche indosso gli scarponi. Minni era un coniglietto, di massimo qualche mese: non c'è stata battaglia, tra la suola di vibram ed il suo...